Editoriale di Pietro Curatola, Presidente e fondatore di JUMP
Continuiamo a festeggiare l'Europa nonostante tutto; eh già perché noi "jumpers" crediamo che sia giusto così. Jump sin dal 2012 sensibilizza i giovani calabresi alla cittadinanza europea e grazie al programma Erasmus Plus ed al coinvolgimento in numerosi progetti internazionali, entra nelle scuole di tutta Europa ascoltando paure e sogni di studenti ed educatori.
Più paure che speranze è vero; ma perché rassegnarsi ad un'Europa distratta e lontana dal Sud Europa, a volte sconnessa dai bisogni dei più giovani? Euro.Soul 2019 sceglie di rispondere al bisogno diffuso di sentir parlare d'Europa in maniera diversa. Narrare l'Europa partendo da chi l'ha rapita vuol dire parlare di Zeus, della mitologia greca, di Minosse e quindi di Omero e Dante ma anche di Scilla e di storie di amore passionali. Favoleggiare l'Europa vuol dire ri-partire dall'educazione per costruire nuove generazioni di cittadini europei capaci di sopravvivere come l' "odorata ginestra" del poeta recanatese anche nei luoghi più deserti e aridi perché privati di ogni speranza. Il profumo d'Europa bisogna spargerlo senza paure e con lo spirito di gioia che ci caratterizza, attraverso momenti di riflessione e divertimento, incontri e dialoghi, confronto serio e spensieratezza. La quinta edizione di Euro.Soul: Festival d'Europa, in occasione del 9 Maggio, farà proprio questo; senza perdersi nel marasma delle misure di austerity e nelle negatività percepite ma enfatizzando l"EU" (gr.eu=buono), il buono di un luogo da cambiare ma in cui poter ancora credere.
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